Gli errori di misurazione possono essere influenzati da diversi fattori che vengono suddivisi in 3 gruppi:
Risoluzione di misura: sono dovuti alla risoluzione di lettura dello strumento utilizzato per effettuare la misura (la prof l'ha inclusi negli errori casuali)
I principali:
Errori casuali: sono dovuti a inevitabili fluttuazioni statistiche dei risultati delle misure. È possibile però, attraverso ripetizioni identiche dell'esperimento, riuscire a misurarli e quindi a tenerne conto nel risultato finale.
Errori sistematici: si presentano con una certa regolarità in ogni misura e quindi non è possibile riuscire a misurarli attraverso ripetizioni identiche dell'esperimento.
ERRORE CASUALE
L'errore casuale o statistico è qualsiasi errore di misurazione che può incidere con la stessa probabilità in aumento o in diminuzione sul valore misurato.
Dalla definizione segue che una serie ripetuta di misurazioni comporta la progressiva riduzione dell'errore casuale, poiché i singoli scostamenti si annullano reciprocamente.
Questo genere di errore è prodotto da fenomeni aleatori derivati da errori di lettura degli strumenti o fluttuazioni indotte da fenomeni esterni, come disturbi, variazioni di temperatura ecc. Più uno strumento è preciso e meno questi fenomeni aleatori influenzano la misurazione (e dunque più piccoli sono mediamente gli errori casuali associati).
ERRORE SISTEMATICO
In metrologia, l'errore sistematico è definito come lo scostamento tra il valore ottenuto con una misurazione ed il valore reale della grandezza studiata ed è indice dell'accuratezza dei dati.
È detto sistematico perché è costante al ripetersi della misura, e per questo non può essere eliminato con la ripetizione della misurazione, come avviene per l'errore statistico. Ciò rende particolarmente difficoltoso determinare l'entità, ma anche la stessa presenza dell'errore, a meno di ricorrere a metodi di rilevamento alternativi o valutazioni di coerenza di sistemi di dati.
L'errore sistematico è in genere prodotto dall'utilizzo di uno strumento difettoso, alterato, non calibrato. Un esempio banale può essere rappresentato da un calibro utilizzato in un ambiente ad una temperatura significativamente differente da quelle di calibrazione, con conseguente dilatazione e alterazione del valore misurato.